Herbert List (1903-1975)



Born into a prosperous merchant family in Hamburg, Herbert List begins in 1921 an apprenticeship at a Heidelberg coffee dealer and studies literature and art history at Heidelberg University. The young man takes photographs during his travels between 1924-1928 for the coffee business of his father, as yet without any artistic pretensions.
In 1930, his artistic leanings and connections to the European avant-garde bring him together with Andreas Feininger. Feininger introduces him to the Rolleiflex, a more sophisticated camera facilitating deliberate composition of his images. Under the binary influence of the Surrealist movement on one and Bauhaus art on the other side, List starts to develop his own style by photographing still lifes, architecture, and friends. Inspired by ideas of Romanticism he describes his images as being composed visions where his arrangements try to capture the subliminal essence inhabiting and animating the world of appearances.
When he leaves Germany in 1936 for political and personal reasons, he briefly turns his hobby into a profession. He works in Paris and London, meets George Hoyningen-Huene, who refers him to Harper’s Bazaar for some projects. Unsatisfied with the work of a fashion photographer, he focuses on composing still life pictures in studios instead. The images created here will be compared later to the paintings of Max Ernst and Giorgio de Chirico. List becomes the most prominent photographer representative of a style called fotografia metafisica.
Leaving personal and artistic restraints of a fascist Germany behind Lists work becomes more playful and intimate. Mediterranean life makes the years 1936 to 1938 his most fruitful. Images of young men on sunny beaches are not only erotic studies of the male physique. They seem to illustrate a private journal of friendships and encounters made during his travels. Their natural and spontaneous attitude appealed to fashion photographers nowadays, but it is the fact that none of his subjects were casted or paid that stands out.
Greece is List’s main interest from 1937 to 1939. After his first visit to the antique temples, sculptures and landscapes, his first solo show in Paris opens in the summer of 1937. Publications in Life, Photographie, Verve and Harpers Bazaar follow and List works on his first book called “Licht Ueber Hellas”, which won’t be published until 1953 due to the war. During his work in Athens, List hopes to escape the war but is forced by the invading troops to return to Germany in 1941. Some of his work, which is stored in a hotel in Paris, is lost forever. Because of his Jewish family descent, List is not allowed to publish or work officially in Germany.
Like for most Europeans the period of 1940 to 1945 was a difficult time for List. Forced out of Greece and without a permit to work he had to duck German authorities not to get drafted and sent to the eastern front. Also materials for photography were scarce. During this time he picked up drawing as a creative outlet.
Portraits of Cocteau, Honegger and Picasso during a short visit to Paris and a enigmatic series on the wax figurines of the Panoptikum in Vienna are shot before he is drafted by the Wehrmacht to go Norway until the war ends in 1945. He photographs the ruins of war-torn Munich and becomes art editor of HEUTE, an American magazine for the German public. More portraits of European artists and photo-essays for European and American magazines follow. His style changes in the postwar years. Less occupied with formal aspects his work shows a strong interest for the human being.
In 1951 Herbert List meets Robert Capa, who convinces him to work as a contributor to Magnum. Still Greece but mostly Italy attracts him. Street photography, but also photoessays and portraiture are his genres. In 1953 he discovers the 35 mm camera. His work is now more spontaneous and is influenced by his Magnum colleague Henri Cartier-Bresson and the Italian Neo Realism film movement. Travels to Spain, Mexico, Morocco and the Caribbean do follow. Postwar economy finally allows List to complete several book projects that had been on hold: Licht Ueber Hellas (1953), Rome (1955), Caribia (1958), Nigeria (1961) and Napoli (1962) in collaboration with Vittorio de Sica.
In the mid 60s List gradually loses interest in photography. His collection of Italian Old Master Drawings absorbs his full attention, involving numerous trips to collectors, museums and auctions in Italy, London, Paris and New York. He dies in Munich in 1975.
Nato in una prospera famiglia di mercanti ad Amburgo, Herbert List inizia nel 1921 un apprendistato presso un commerciante di caffè a Heidelberg e studia letteratura e storia dell’arte all’Università di Heidelberg. Tra il 1924 e il 1928, durante i suoi viaggi per l’attività commerciale del padre, scatta fotografie ancora prive di intenzioni artistiche.
Nel 1930, la sua inclinazione artistica e i contatti con l’avanguardia europea lo portano a incontrare Andreas Feininger. È proprio Feininger a introdurlo all’uso della Rolleiflex, una fotocamera più sofisticata che permette una composizione più consapevole delle immagini. Sotto l’influenza congiunta del movimento surrealista e dell’arte del Bauhaus, List inizia a sviluppare uno stile personale, fotografando nature morte, architetture e amici. Ispirato al Romanticismo, descrive le sue immagini come visioni composte, in cui le sue disposizioni cercano di catturare l’essenza subliminale che abita e anima il mondo delle apparenze.
Quando nel 1936 lascia la Germania per motivi politici e personali, trasforma brevemente il suo hobby in una professione. Lavora a Parigi e Londra, dove incontra George Hoyningen-Huene, che lo indirizza verso alcuni progetti per Harper’s Bazaar. Insoddisfatto del lavoro come fotografo di moda, si dedica alla composizione di nature morte in studio. Le immagini realizzate in questo periodo verranno poi paragonate ai dipinti di Max Ernst e Giorgio de Chirico. List diventa così il fotografo più rappresentativo dello stile definito fotografia metafisica.
Liberatosi dai vincoli personali e artistici della Germania fascista, il suo lavoro assume toni più giocosi e intimi. La vita mediterranea rende gli anni dal 1936 al 1938 i più fruttuosi della sua carriera. Le immagini di giovani uomini su spiagge assolate non sono solo studi erotici del corpo maschile: sembrano illustrare un diario personale di amicizie e incontri fatti durante i suoi viaggi. Il loro atteggiamento naturale e spontaneo affascina anche i fotografi di moda contemporanei, ma ciò che colpisce è che nessuno dei suoi soggetti era stato selezionato o pagato.
Dal 1937 al 1939 la Grecia diventa l’interesse principale di List. Dopo la sua prima visita ai templi antichi, alle sculture e ai paesaggi, inaugura a Parigi nell’estate del 1937 la sua prima mostra personale. Seguono pubblicazioni su Life, Photographie, Verve e Harper’s Bazaar, e inizia a lavorare al suo primo libro, intitolato Licht über Hellas, che però verrà pubblicato solo nel 1953 a causa della guerra. Durante il suo soggiorno ad Atene, spera di sfuggire al conflitto, ma è costretto a tornare in Germania nel 1941 per l’invasione delle truppe. Parte del suo lavoro, conservato in un hotel a Parigi, andrà perduto per sempre. A causa delle sue origini ebraiche, a List non è permesso pubblicare né lavorare ufficialmente in Germania.
Come per molti europei, il periodo tra il 1940 e il 1945 è molto difficile per lui. Espulso dalla Grecia e senza permesso di lavoro, deve nascondersi dalle autorità tedesche per evitare l’arruolamento e l’invio al fronte orientale. Inoltre, i materiali fotografici sono scarsi. In questo periodo si dedica al disegno come forma di espressione creativa.
Scatta ritratti di Cocteau, Honegger e Picasso durante una breve visita a Parigi, e realizza una enigmatica serie sulle figure di cera del Panoptikum di Vienna, prima di essere arruolato dalla Wehrmacht e inviato in Norvegia fino alla fine della guerra nel 1945. Fotografa le rovine della Monaco devastata dal conflitto e diventa redattore artistico di HEUTE, una rivista americana per il pubblico tedesco. Seguono altri ritratti di artisti europei e reportage fotografici per riviste europee e americane. Nel dopoguerra il suo stile cambia: meno concentrato sugli aspetti formali, il suo lavoro mostra un forte interesse per l’essere umano.
Nel 1951 Herbert List incontra Robert Capa, che lo convince a collaborare con l’agenzia Magnum. Continua ad amare la Grecia, ma è soprattutto attratto dall’Italia. Si dedica alla fotografia di strada, ma anche a reportage e ritratti. Nel 1953 scopre la fotocamera da 35 mm. Il suo lavoro diventa più spontaneo, influenzato dal collega Henri Cartier-Bresson e dal cinema del Neorealismo italiano. Seguono viaggi in Spagna, Messico, Marocco e nei Caraibi. Il miglioramento dell’economia nel dopoguerra gli permette finalmente di completare diversi progetti editoriali rimasti in sospeso: Licht über Hellas (1953), Rome (1955), Caribia (1958), Nigeria (1961) e Napoli (1962), quest’ultimo in collaborazione con Vittorio De Sica.
A metà degli anni ’60 List perde progressivamente interesse per la fotografia. La sua collezione di disegni di maestri italiani antichi assorbe completamente la sua attenzione, portandolo a viaggiare spesso tra collezionisti, musei e aste a Roma, Londra, Parigi e New York. Muore a Monaco di Baviera nel 1975.