Roberto Salbitani
Nasce a Padova il 7 giugno 1945.
Inizia a fotografare nel 1971. Durante gli anni ’70 accompagna con la fotografia le sue scoperte di vita in giro per l’Italia e per molti paesi stranieri. La dimensione del viaggio, della scoperta fuori programma dei luoghi, della ricerca e della creazione di un luogo d’elezione – il tentativo di interpretarli visualmente, di portarne in superficie splendori e finzioni – sarà una costante del suo modo di relazionarsi con il mondo circostante. Tragitti reali uniti dal filo assolutamente necessario della lucidità visionaria.
Il primo lavoro ha per titolo La città invasa (1972-1984), contemporaneamente costruisce la sequenza denominata Viaggio (1974-1982). Successivamente realizza: Dalle mille e una notte (passate al cinema) (1973-1980), Viaggio in terre sospese (1975), Viaggio nel sud-Italia (1981-1982), Lettera dall’ex manicomio S. Giovanni di Trieste (1986), Il punto di vista del topo (1986-1992) a cui si aggiungono i lavori eseguiti nei territori di Venezia, Napoli, Trieste e altre località italiane e straniere.
Nel 1978 viene pubblicata La città invasa, dalle edizioni Punto e Virgola, Modena: un libro ritenuto un caposaldo di quelle nuove correnti espressive della fotografia che sono apparse negli anni ‘70. Sue fotografie sono state pubblicate su volumi legati alle più significative esperienze della fotografia contemporanea tra cui Napoli ‘81, sette fotografi per una nuova immagine, ed. Electa, 1981. Trouver Trieste: visages et paysages hier et aujourd’hui, ed. Electa, Milano, 1986. Storia della Fotografia Italiana, ed. Laterza, Bari, 1986. L’Insistenza dello sguardo, ed. Alinari, Firenze, 1989. Terre a Nordest, ed. Alinari, Spilimbergo, 1996. L’idea di paesaggio nella fotografia italiana dal 1850 ad oggi, Silvana Editoriale, Modena, 2003. Storia d’Italia, vol. XX – L’immagine fotografica 1945–2000, Einaudi, Torino 2004.
Dopo aver collaborato alla rivista Progresso fotografico (1972 – 1978) inizierà nel 1986 a scrivere testi sulla fotografia per “Fotologia, Quaderni di storia e critica della fotografia” (Firenze).
Insegnamento
Nel 1980 fonda il Centro Fotografia Giudecca nell’omonima isola veneziana dove fino al 1985 organizza programmi integrati di fotografia comprendenti corsi, esposizioni, incontri, lavori sul territorio e archivi storici. Nel 1986 dà vita a Mogginano, in provincia di Arezzo, alla Scuola di Fotografia nella Natura dove conduce stage nei fine settimana fino al 1996. Successivamente la scuola si trasferisce in altre località situate in paesaggi naturali (Faenza, Siena) e i corsi confluiscono dopo il 2000 nelle attività del C.R.A.F di Spilimbergo. Parallelamente inizia a condurre quelli che lui chiamerà “corsi in viaggio” e che lo porteranno a praticare una forma di insegnamento direttamente sul campo.Nel 1992 pubblica Incontri con animali straordinari, ed. Mugnai, Bologna e realizza la sequenza fotografica Il punto di vista del topo (1986-1992). Nel 1993 riceve il “Premio Friuli-Venezia Giulia” per la fotografia. Nel 1994 pubblica Il viaggio, ed. C.R.A.F.1, Spilimbergo, a cura di Italo Zannier: libro che accompagna una retrospettiva del suo lavoro organizzata dall’omonimo centro friulano, successivamente ospitata dal Museo del Santo a Padova nel 1998. In quegli anni prende avvio il progetto dedicato a Venezia che si conclude nel 2007: “Venezia – Circumnavigazioni e derive”. Nel 1999 esce Ripensando Segantini e nel 2000 Ritratti a Bologna e le prime immagini di Autismi, lavoro che ha per soggetto l’automobile e la strada, conclusosi nel 2006. Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia con due sequenze tratte da “Autismi” e da “Venezia – Circumnavigazioni e derive”. Nel 2012 pubblica nelle Edizioni Quinlan Venezia – Circumnavigazioni e derive. Nel 2013 il Museo di Fotografia Contemporanea ospita una retrospettiva del suo lavoro “Roberto Salbitani. Storia di un viaggiatore”, accompagnata dall’omonimo libro curato da Roberta Valtorta. Nel 2015 partecipa al progetto L’immagine dell’Italia attraverso la fotografia dell’Expo 2015 con alcune immagini realizzate in Calabria negli anni ’70, successivamente esposte al Museo MUSA di Salò nel 2016. Nel 2016 espone la retrospettiva “Roberto Salbitani. Storia di un viaggiatore” al Centro Candiani di Mestre. Nel 2017 pubblica Quaderni di Mogginano 1, un prezioso volumetto di appunti, pensieri, racconti e immagini tratti dai diari del periodo in cui viveva in Toscana, a Mogginano. Nel 2019 escono due nuove pubblicazioni: Danzare la terra. La Tuscia antica dello sguardo che accompagna l’omonima esposizione presso l’Università della Tuscia, e Il viaggiatore parallelo, fotografie e scritti in diretta dal treno (immagini e testi dell’autore).
L’autore risiede attualmente a Roma.